La depressione è una serie condizione di salute mentale. Esistono differenze sostanziali tra il sentirsi tristi e l’essere depressi. La tristezza è uno stato emozionale universale, che tutti possono sperimentare nel corso della propria vita. Può capitare talvolta di sentirsi tristi e scoraggiati e di dire “mi sento depresso”, ma questi sono stati emotivi transitori che non richiedono un trattamento specialistico.
La Depressione, una condizione di salute mentale
La depressione rappresenta una seria condizione di salute mentale, un rilevante disturbo che interferisce significativamente con il funzionamento relazionale e sociale e comporta una compromissione della vita scolastica e lavorativa.
Sintomi della depressione
Chi soffre di depressione, si sente triste, stanco, privo di energia; presenta una perdita dell’interesse e del piacere nelle abituali attività, idee pessimistiche, disturbi dell’alimentazione e del sonno, disturbi della memoria e concentrazione.
Quando il disturbo depressivo è grave e non trattato può condurre a comportamenti autolesionisti e spingere anche al suicidio. Attualmente rappresenta la prima causa di incapacità lavorativa.
La “Melanconia”, termine con cui nell’antica Grecia si indicavano i disturbi oggi più noti come angoscia, paura e tristezza, presenta tra i sintomi più comuni un senso di profonda tristezza, una marcata perdita di interesse verso tutto e tutti, spossatezza e mancanza di energie, disturbi del sonno e variazioni dell’appetito oltre ad un generale desiderio di isolamento e ritiro sociale.
Pregiudizio sociale
Negli ultimi anni grazie al progresso nelle neuroscienze e alla diffusione di una migliore informazione scientifica, i disturbi depressivi sono meno oggetto di pregiudizi sociali. Ciò nonostante nel sentire comune ancor oggi la depressione è confusa con la tristezza e sottovalutata come vero e proprio disturbo psichiatrico.
La maggior parte delle persone che soffre di questa patologia non ricerca una cura: meno di 1/3 giunge all’osservazione del medico e di questo solo 1/5 richiede un intervento psichiatrico.
È importante, quindi, saperla individuare , soprattutto in famiglia , quando un membro può manifestare i sintomi di questo disturbo.
Depressione in Italia, i numeri
Secondo l’Associazione per la Ricerca sulla Depressione: “In Italia almeno 1,5 milioni di persone soffrono di depressione mentre il 10% della popolazione italiana, cioè circa 6 milioni di persone, hanno sofferto almeno una volta, nel corso della loro vita, di un episodio depressivo”.
Curare la depressione
La depressione spesso è associata alla solitudine. La diagnosi precoce permette di curarla adeguatamente con trattamenti farmacologici e psicoterapeutici. Il primo vero passo verso la cura consiste nel comprendere come sia necessario l’aiuto esterno, il “farcela da soli” non è sufficiente per uscire dalla condizione clinica.
La depressione non è una deficienza caratteriale ma una patologia medica che si può curare tramite diverse e numerose strategie di intervento. E’ fondamentale quindi fare riferimento al proprio medico di fiducia a cui presentare la situazione e dal quale ricevere le indicazioni per avviare un percorso di cura.
Poiché in alcuni tipi di depressione esiste la possibilità di ricadute è fondamentale una terapia personalizzata e continuativa, che tenga conto della tipologia clinica, durata, caratteristiche personologiche della persona nonché del contesto familiare.
Ricovero ospedaliero in caso di depressione
Il ricovero ospedaliero diviene un passo necessario nei casi in cui il paziente presenti una manifestazione grave della patologia. Sicuramente la decisione per un ricovero deve passare tramite la valutazione di un medico specialista oltre che del proprio medico di medicina generale.
L’eventuale ricovero in ospedale diventa necessario per tutelare il paziente inserendolo in un contento protetto e monitorato periodicamente da personale medico ed infermieristico specializzato nella gestione della patologia.