Vaccini: informarsi bene non fa male.

Vaccinazioni, facciamo un pò di chiarezza

Per vaccino si intende un preparato biologico volto ad incrementare la capacità del nostro sistema immunitario nei confronti di alcuni microrganismi. Il vaccino, grazie ad elementi in comune o simili al microrganismo, prepara le nostre difese a riconoscere come estraneo l’agente patogeno e a distruggerlo se lo incontra.

Vaccinazioni, facciamo un pò di chiarezza

La funzione protettiva del vaccino si basa sulla capacità del nostro sistema immunitario di ricordare le caratteristiche di un agente patogeno incontrato.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, per chiarire la confusione generatasi attorno all’argomento, pone l’attenzione su cinque punti:

  1. I vaccini sono sicuri ed efficaci: ogni vaccino autorizzato è stato testato prima del suo utilizzo, regolarmente revisionato e costantemente monitorato in merito agli effetti collaterali. Nel raro caso in cui venga riportato un evento avverso, questo viene immediatamente approfondito. Riguardo all’ipotesi di associazione tra vaccini e autismo, lo studio del 1998 che aveva affermato un legame tra la patologia e il vaccino MPR si è rivelato errato e fraudolento ed è stato rimosso dalla rivista che l’aveva pubblicato. Ad oggi non vi sono evidenze riguardo al legame tra vaccino MPR e autismo o disturbi dello spettro autistico.
  2. I vaccini prevengono le malattie mortali: i vaccini proteggono i bambini da patologie quali morbillo, parotite e pertosse. In caso contrario bambini e adulti rimangono vulnerabili a tali malattie, alle loro complicanze, anche mortali.
  3. I vaccini forniscono un’immunità migliore delle infezioni naturali: la risposta immunitaria al vaccino è simile a quella prodotta dall’infezione ma con meno rischi.
  4. I vaccini combinati sono sicuri ed efficaci: somministrare più vaccini contemporaneamente non ha effetti negativi sul sistema immunitario del bambino, riduce il disagio e permette di risparmiare tempo e denaro.
  5. Senza le vaccinazioni, le patologie ritornano: pur migliorando le condizioni igieniche e sanitarie e l’accesso all’acqua potabile, le infezioni si diffonderebbero ancora. Quando le persone non sono vaccinate, anche malattie infettive divenute infrequenti ricompaiono velocemente.
Morbillo in Italia: bollettino settimanale
Morbillo in Italia: bollettino settimanale

I vaccini hanno rappresentato una svolta storica per l’epidemiologia delle malattie infettive, portando anche a risultati eclatanti quali la scomparsa del vaiolo, la cui eradicazione è stata dichiarata dall’OMS l’8 maggio 1980, e della poliomielite, la cui eliminazione dalla Regione Europea risale al giugno 2002. Un ulteriore elemento da considerare è la responsabilità che ciascun cittadino ha nei confronti della collettività in cui vive. Viene indicata come “immunità di gregge” la protezione che l’alta copertura vaccinale di una comunità fornisce ai membri della stessa che non possono accedere alla profilassi. Nello specifico, bambini troppo piccoli per vaccinarsi, anziani e pazienti fragili o immunocompromessi beneficiano della protezione dalle patologie se chi li circonda è vaccinato e quindi non può essere veicolo di patogeni. Maggiore la percentuale di individui immuni in una popolazione, minore la probabilità di una persona vulnerabile di entrare a contatto con l’agente patogeno.

“Immunità di gregge” è la protezione che l’alta copertura vaccinale di una comunità fornisce ai membri della stessa che non possono accedere alla profilassi.

Nel Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019 del Ministero della Salute vengono presentati i dati relativi alle coperture vaccinali del nostro Paese e viene sottolineato come, mentre per alcune patologie il tasso di vaccinazioni si attesta ancora sopra al 95% (seppure con qualche differenza tra le Regioni/PP.AA.), soglia raccomandata dall’OMS per ottenere anche la cosiddetta immunità di popolazione, per altre, quali morbillo-parotite-rosolia (MPR), la copertura vaccinale è ancora minore del 95%, soglia critica per fermare la circolazione del virus e per raggiungere l’obiettivo di eliminazione nella Regione Europea, fissato dall’OMS per il 2015. Nel documento viene evidenziato come nel 2015, in particolare, la copertura media per le vaccinazioni contro poliomielite, tetano, difterite, epatite B, pertosse e Haemophilusinfluenzae tipo b sia stata del 93,4%, con differenze tra le Regioni. Viene riportato inoltre un calo dal 90,4% all’85,3% della copertura vaccinale per morbillo e rosolia dal 2013 al 2015, rischiando di mancare anche l’impegno preso dal nostro Paese con l’OMS nel Piano globale di eliminazione del morbillo. La riduzione della copertura vaccinale determina, inevitabilmente, l’aumento di soggetti suscettibili e la comparsa di nuovi focolai epidemici, come accaduto recentemente per il morbillo. La Circolare del 4 aprile 2017 “Situazione epidemiologica del morbillo, indicazioni operative per la gestione dell’epidemia in atto” riferisce che dall’1 gennaio al 2 aprile 2017 sono stati segnalati al Sistema di Sorveglianza Integrata Morbillo-Rosolia, 1.333 casi di morbillo, di cui l’88% non vaccinato, da 19 Regioni (dati preliminari). Nell’aggiornamento del 30 maggio 2017 i casi segnalati dall’inizio dell’anno erano 2.719.

L’attuale Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge contenente misure urgenti in materia di prevenzione vaccinale. Il decreto ha lo scopo soprattutto di mantenere adeguate condizioni di sicurezza epidemiologica in termini di profilassi e di copertura vaccinale su tutto il territorio nazionale, dichiarando obbligatorie per legge, secondo le indicazioni del Calendario allegato al Piano nazionale di prevenzione vaccinale vigente (età 0-16 anni) e in riferimento alla coorte di appartenenza, le vaccinazioni anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti Haemophilus influenzae tipo B, anti-meningococcica B, anti-meningococcica C, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella. L’omissione di tali vaccini, senza accertato pericolo per la salute, comporta l’adozione di misure quali sanzioni amministrative pecuniarie, la discussione della potestà genitoriale, l’impossibilità di iscrizione agli asili nido ed alle scuole dell’infanzia, pubbliche e private. Per far comprendere il motivo di tale decreto il Ministero della Salute ha indetto, a partire dal 1°giugno 2017, una campagna straordinaria di sensibilizzazione per la popolazione sull’importanza dei vaccini per la tutela della salute.

Parlare di vaccini risulta oggi molto complicato, dal momento che l’eccesso di dibattito in materia e le svariate opinioni di personaggi più o meno competenti hanno creato una grande confusione, rendendolo un argomento ideologizzato, politicizzato e rischiando di porre in secondo piano le evidenze scientifiche. Risulta d’altro canto limitante e scorretta la necessità di collocarsi all’interno dello schieramento pro o contro vaccinista: questo atteggiamento determina una banalizzazione di una risorsa preziosa per la nostra salute, sulla quale devono poter continuare il dibattito e la ricerca scientifica ai fini del miglioramento, della revisione e dell’implementazione delle misure di profilassi. Emerge inoltre la necessità di intraprendere un processo comunicativo più efficace ai fini della comprensione da parte della popolazione, che deve avere gli strumenti per poter capire il senso di questi interventi di profilassi per la salute del singolo e della collettività. Ciò che fa riflettere è la crisi del rapporto di fiducia tra il paziente e il medico, non sufficientemente efficace nel comunicare l’importanza e il ruolo di certe scelte, che porta alla formazione di fazioni e conduce alla necessità di porre un obbligo da parte del legislatore, metodo impositivo di efficacia non comprovata e sintomo di una resa piuttosto che dell’impegno volto al recupero di credibilità dei medici e della comunità scientifica internazionale agli occhi dei pazienti.

A cura della Dott.ssa Caterina Barbieri

Fonti:

  1. http://www.who.int/topics/vaccines/en/
  2. http://www.who.int/vaccine_safety/publications/Global_Manual_revised_12102015.pdf?ua=1&ua=1
  3. http://www.who.int/features/qa/84/en/
  4. http://www.who.int/campaigns/immunization-week/2017/infographic/en/
  5. http://www.who.int/mediacentre/commentaries/2017/embrace-facts-vaccines/en/
  6. http://www.euro.who.int/en/health-topics/disease-prevention/vaccines-and-immunization
  7. http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_5.jsp?area=Malattie%20infettive&menu=vaccinazioni
  8. http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2571_allegato.pdf
  9. http://www.salute.gov.it/portale/temi/documenti/morbillo/Bollettino_morbillo_10-2017.pdf
  10. http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=2951
  11. http://www.sostenibilitaesalute.org/vaccini-una-discussione-oltre-le-ideologie-la-posizione-della-rete-sostenibilita-e-salute/